Vi capita di leggere sulla copertina di un DVD il titolo di un film di vampiri e sentire immediatamente i brividi correre lungo la schiena? I seriosi caratteri del vostro quotidiano di fiducia hanno il potere di rassicurarvi sull’attendibilità delle notizie? I font, quelli che una volta erano chiamati “caratteri tipografici”, sanno come accendere la nostra attenzione, sedurci o spaventarci.
Possono essere emozionanti ed evocativi e spesso comunicano idee e concetti meglio di un milione di parole. Sono ovunque, sui cartelli stradali, nei libri, nelle riviste, in rete e in televisione, alcuni arrivano dal passato remoto, altri sono figli dell’era digitale. E hanno personalità molto differenti, proprio come ognuno di noi. Benvenuti nel favoloso mondo dei font!
Vent’anni fa non li conoscevamo, ma ora ognuno di noi ha i suoi favoriti. – scrive Simon Garfield, l’autore del libro “Sei proprio il mio typo” a cui ci siamo ispirati, che poi prosegue – I computer ci hanno trasformati in maghi dei caratteri tipografici, un privilegio che, nell’epoca della macchina da scrivere, non avremmo mai pensato di ottenere.