La scelta del colore adatto per il brand della tua azienda non è una decisione da prendere a cuor leggero. Un brand studiato minuziosamente nelle tonalità, quando ben realizzato ha un enorme potere evocativo in grado di guidare i processi decisionali dei consumatori.
Il marchio in altre parole dovrebbe avere l’obiettivo di creare una forte connessione emotiva con i tuoi clienti.
Il problema è che non puoi raccontare tutta la storia di un’azienda attraverso il marchio ed è per questo che la scelta della grafica e del colore adatto diviene fondamentale.
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ToggleColore, emozione e brand
La teoria del colore trova applicazioni profonde che in maniera consapevole o meno hanno guidato e continuano a guidare l’evoluzione stessa dell’uomo. Ad esempio, associare il colore rosso ai segnali di pericolo è una prassi ampiamente riconosciuta in tutto il mondo.
Immaginate il cartello stradale “Stop” con uno sfondo verde invece che rosso, sarebbe strano, vero?
Il suddetto esempio è utile a comprendere come ogni colore evoca determinate emozioni, emozioni che influenzano le vendite dei prodotti o dei servizi offerti da un’azienda.
È la ripetizione di un medesimo colore che aiuta la tua attività ad essere identificabile dal mercato, per questo motivo a seconda del colore adottato, si vedrà quest’ultimo ripetuto in ogni situazione, ad esempio:
- Nel marchio;
- Come colore principale nel sito web;
- Nell’uniforme dello staff;
- Negli annunci pubblicitari.
In sintesi, utilizzando lo stesso colore per ogni iniziativa promossa da un’azienda, si rafforzano i processi associativi nei consumatori e la consapevolezza nell’esistenza del tuo marchio.
Qual è il colore giusto per il mio marchio aziendale?
Sulla base delle considerazioni fin ora esposte, sarebbe interessante conoscere la vostra opinione riguardo quanto oggi conta la psicologia dei colori applicata al marketing.
O in altre parole può la scelta di colore anziché un altro per il proprio brand determinare il successo o l’insuccesso di un’azienda?
La risposta secondo noi non è univoca. A riprova di ciò, si può osservare il comportamento di alcuni brand, ad esempio Coca Cola o McDonald’s, sono ormai impressi nella mente dei consumatori ed entrambi, non a caso, non hanno subito stravolgimenti sostanziali negli anni. Al contrario il brand della casa automobilista FIAT, nel corso dell’ultimo decennio ha sostanzialmente modificato il proprio marchio.
La scelta di modificare il proprio brand, magari per adattarlo alle nuove tendenze, appare dunque collegata al tipo di prodotto o servizio che l’azienda offre. Per alcuni servizi o prodotti è indicato non modificare il proprio brand per altri invece, la risposta del pubblico potrebbe non risentirne o addirittura migliorare.