Le novità di Instagram

Dal 2010 (anno della sua pubblicazione nell’App store) e successivamente all’acquisto da parte di Facebook nel 2012, Instagram ha raggiunto sempre più persone, toccando 1,08 miliardi utilizzatori (dato WeAreSocial, aggiornato a luglio 2020): una piattaforma che ha registrato una crescita impressionante nelle ultime settimane, grazie anche al lockdown forzato a causa della pandemia di Covid19.

Trattandosi, al contempo, di un social network per la condivisione di foto e video e di una piattaforma pubblicitaria che coinvolge aziende, creator e influencer, vengono continuamente apportati aggiornamenti per rendere l’esperienza degli utenti sempre più piacevole, immediata e al passo con le necessità della quotidianità. Tante delle novità introdotte sono state pensate per affrontare e, da un certo punto di vista, cavalcare l’onda degli ultimi mesi, così come per promuovere iniziative socioeconomiche. Ma non solo.

Vediamole insieme.

CO-WATCHING

Le videochiamate non saranno più le stesse. Infatti, grazie al co-watching è possibile guardare video in diretta e mostrare foto a chi preferisci mentre siete connessi in videochiamata. Durante la videochiamata, è sufficiente cliccare sull’icona delle foto che compare nella parte inferiore a destra della schermata e selezionare il contenuto da visualizzare.

 

Co-watching

 

COMUNICAZIONE CROSS-SOCIAL

Tra le varie novità, spicca il test sulla comunicazione cross-social. Di cosa si tratta? Semplice: Messenger (la chat di Facebook) sta progressivamente integrando la chat di Whatsapp e i Direct di Instagram, per consentire di comunicare tra un’applicazione e l’altra in modo più facile e immediato. I test sono iniziati già da tempo e continueranno fino a quando il prototipo della nuova piattaforma di messaggistica non sarà perfettamente funzionante.

 

Comunicazione cross-social

 

GUIDE

In alcuni profili Instagram, partecipanti all’iniziativa, è possibile trovare una nuova icona simile a un quotidiano stilizzato precisamente prima di quella che ti porta alle foto in cui sei stato taggato. La nuova sezione Guide riunisce diversi contenuti dedicati al benessere psico-fisico degli utenti e alle relazioni interpersonali. Come dichiarato dagli sviluppatori in un articolo del blog ufficiale di Instagram, l’obiettivo è di rendere la piattaforma “un posto dove poter trovare facilmente informazioni affidabili e contenuti di ispirazione sui propri account preferiti”.Tra i profili di creator e di enti che hanno già preso parte all’iniziativa rientrano @afspnational, @heads_together, @vitaalere, @klicksafe, @headspace_aus, @deepikapadukone, @sudahdong e @eenfance. Presto sarà possibile accedere alle Guide direttamente tramite il tab Esplora.

 

Guide

 

INSTAGRAM SHOPPING

Da inizio luglio Instagram Shopping ha nuove funzionalità, che consentono di vivere un’esperienza più pratica e veloce. È stato introdotto Instagram Checkout, strumento che ti permette di fare acquisti online su Instagram senza il bisogno di uscire dall’applicazione. Tuttavia, non è stata ancora resa disponibile per tutti gli utenti a livello mondiale.Oltre a numerose aziende, possono farne uso anche i creator: vendere i propri prodotti, lanciare nuove linee e testare il proprio e-commerce non è mai stato così immediato. Tramite l’uso dei tag è possibile generare traffico sul proprio sito, sempre nel rispetto dei “Requisiti di idoneità al commercio”, che garantiscono affidabilità e trasparenza ai consumatori.Inoltre, è giunta la notizia che si stiano facendo dei test anche per Instagram Live Shopping, tramite cui aziende e creator potranno aggiungere il link che rimanda a un prodotto specifico direttamente durante una diretta.

 

Instagram shopping

NUOVI FONT

Se fino ad ora siamo stati abituati a utilizzare unicamente i nostri amati Classico, Moderno, Neon, Macchina da scrivere e Grassetto, nei prossimi mesi aumenterà la lista dei font disponibili per la personalizzazione delle stories. È stato infatti avviato il test per 4 nuovi font aggiuntivi, che però sono ancora senza nome e di cui non è stata ancora menzionata la data di rilascio.L’ampliamento dei font rende così meno necessario ricorrere ad applicazioni o siti esterni per avere stili di scrittura originali e vari.

Nuovi font instagram

PIN E COMMENTI

Anche se non ancora disponibile per tutti gli account, alcuni di voi potrebbero già aver notato una nuova icona di fianco al pulsante Rispondi nella sezione dei commenti. Si tratta della nuova funzione, detta Pin. Il pin in pratica consiste nella possibilità di fissare in alto un commento per renderlo più visibile e per dare rilevanza a quelli più pertinenti.

 

Pin Instagram

RACCOLTA FONDI

Durante l’emergenza, Instagram ha deciso di estendere la raccolta di fondi in favore di enti no profit anche alle dirette. Prima di questo momento, era possibile farlo solo tramite stories.Inoltre, la presenza dell’adesivo Ho donato permette a chi fa una donazione di condividerlo con i propri follower e di invitare gli altri utenti a fare lo stesso.

 

Raccolta fondi

STICKER E BUONI REGALO

Le stories si arricchiscono di nuovi sticker. Tra questi il pulsante Ordina cibo, che permette di effettuare ordini per consegne a domicilio direttamente da Instagram (per l’acquisto e il pagamento si viene reindirizzati ai rispettivi siti dei noti partner per il delivery).Un secondo adesivo ideato a sostegno delle attività commerciali e delle realtà aziendali è Compra a km 0: un modo per sostenere le piccole e medie imprese, alla base dell’imprenditoria italiana, e per dar loro visibilità. Le aziende stesse, dal canto loro, non solo possono trovare nuovi clienti, ma questo strumento consente anche di rimanere in contatto con quelli più affezionati.Cliccando sullo sticker Buoni regalo si possono acquistare buoni regalo o gift card dai propri locali, negozi o attività preferite per sostenerli e consentire il loro rilancio commerciale.

 

Sticker

SUGGERITI PER TE

Il fatto che Instagram ti suggerisca le persone che potresti conoscere e, quindi, seguire non è affatto una novità. Ma se ti dicessimo che questa funzione è disponibile anche su stories?! Questo aggiornamento è principalmente derivante dalla consapevolezza che gli utenti siano più propensi a guardare le stories piuttosto che scorrere il feed.Se vedi apparire una schermata come questa tra una storia e l’altra, sai già cos’è!Le innovazioni di Instagram sicuramente non sono finite, e possiamo aspettarci l’uscita di altre novità e test beta di nuove funzionalità entro l’inizio del 2021, sia dal punto di vista dell’esperienza utente sia come semplificazioni della vita del Social Media Manager. Noi non vediamo l’ora.

 

Suggeriti per te

 

Avete già utilizzato tutte queste 10 novità Instagram? Quale funzionalità vi aspettate fare capolino nel prossimo futuro?

5 esempi di loghi entrati nella storia

Ogni azienda possiede un logo che la identifica e la rende immediatamente riconoscibile agli occhi di tutti. La scelta di un logo non può mai essere lasciata al caso: è lo spirito della propria attività.

Le persone tendono infatti a dare la loro fiducia alle aziende che hanno un’immagine grafica curata e riconoscibile. Il logo aziendale è qualcosa che deve essere trattato con la massima cura perché definisce la tua identità, è la base da cui partire per creare una comunicazione efficace e di successo.

Spesso le piccole realtà si lasciano rappresentare da un logo che non le identifica, approssimativo e poco leggibile. Non importa che la tua azienda sia una multinazionale o che stia muovendo i primi passi. Oggi è indispensabile per tutti avere un’identità aziendale ben definita, il tuo brand deve essere capace di comunicare i valori, gli ideali, la mission e l’identità dell’azienda.

Qualche consiglio per il tuo logo

Puoi decidere di affidare la responsabilità della creazione del logo e, di conseguenza, della tua reputazione, ad un amico o al cugino di turno che si diletta con alcuni programmi di grafica. Questa sarà sicuramente la soluzione più economica rispetto ad ingaggiare un professionista.

Ma ti ricordiamo che la realizzazione di un logo richiede specifiche competenze:

  1. Creare un logo davvero efficace non è di certo una cosa banale come in tanti credono.
  2. Avere un logo ben fatto è il primo passo verso il raggiungimento degli obiettivi.
  3. Se vuoi ottenere un buon lavoro, lo devi pagare. Come in qualsiasi altro lavoro, creativo e non.
  4. Se devi creare un logo poco efficace ma economico, che rischia di mettere a repentaglio anche la tua reputazione… è meglio non farlo!
Caratteristiche per avere un logo professionale

Disegnare un logo è un’attività più complessa che alternare qualche font di tendenza a colori, testo e immagini. La progettazione di un logo richiede una grande abilità creativa ma anche una conoscenza approfondita nel settore economico di riferimento e, per essere moderno, deve rispecchiare precisi canoni estetici.

Inoltre, per risultare professionale, deve possedere alcune caratteristiche imprescindibili:

  • Funzionale: deve servire allo scopo prefissato all’inizio e agli obiettivi dell’azienda. Ricorda che bello, nel marketing, non significa necessariamente funzionale.
  • Utilizzabile: deve essere applicabile a tutti i supporti, ben leggibile sia in grande ma soprattutto in molto piccolo e deve funzionare sia a colori che in bianco e nero.
  • Unico: non bisogna copiare il logo di qualcun altro! Deve essere originale ed esclusivamente tuo.
  • Chiaro: “less is more”, è sempre meglio non inserire troppi elementi e dettagli che rischiano di confondere le idee dello spettatore.
  • Possedere un payoff: è importante abbinare una piccola frase sotto il marchio che individua l’intera identità dell’azienda. Non dilungarti in frasi lunghe, il payoff più efficace è di 3 parole!
Quanta importanza ha un logo nella storia di un’azienda?

Tanta anzi… tantissima! Questo possiamo capirlo facendo un breve viaggio tra i loghi più famosi al mondo. Pronti, partenza, via…. Partiamo!

Apple company

Il logo di Apple è circondato da un’aurea di mistero.

La storia vuole che il primo logo della società fu realizzato nel 1976 da Ronald Wayna il quale ideò il marchio raffigurando Isaac Newton seduto sotto un albero con una mela “penzolante” sopra la sua testa. Il design comprende anche una scritta poco visibile che recita: “Newton, a mind forever voyaging through strange seas of thought – alone” che in italiano equivale a “Newton, una mente sempre in viaggio attraverso strani mari di pensiero… in solitudine”.

Tuttavia, pochi ricordano questo logo, che fu utilizzato solamente per il manuale dell’Apple I e altre poche pubblicazioni della società.Apple storia del logoIn seguito venne radicalmente riprogettato. Nel 1977 il graphic design Rob Janoff trovò l’ispirazione tagliando delle mele e disponendole sul tavolo per osservarle. In quel momento, la famosa mela col morso, prese vita sulla carta e poi, via via, su tutti i dispositivi ideati da Steve Jobs.

Questa è la vera storia dell’ideazione di uno dei loghi che ha identificato, identifica e identificherà per sempre gli anni 2000? La verità non la sapremo mai. Ma la sua evoluzione, almeno quella, non ha di certo segreti!

Ad oggi, non sembra che la Apple cambierà la sua immagine perché funziona e perché risulta facilmente riconoscibile!

 

Nike Company

Chiunque conosce il logo della Nike, notissima marca di calzature e abbigliamento sportivo, tuttavia la sua storia è nota soltanto a pochi. Il famoso “swoosh” (o “ala”, che dir si voglia) fu ideato da una studentessa di design dell’università di Portland costando all’azienda solamente 35 dollari. Ebbene sì, è andata proprio così. L’avreste mai detto?

La studentessa era Carolyn Davidson che nel 1969 incontrò Phil Knight, co-fondatore di una società che importava negli Stati Uniti le Onitsuka Tiger. All’epoca Phil Knight stava gettando le basi della propria fortuna, creando un brand per vendere scarpe sportive. Così offrì un lavoro alla studentessa: le chiese di ideare un modo per valorizzare il nuovo modello di scarpe. Le Nike, appunto.Nike storia del logoIl compenso? La modesta cifra di 2 dollari all’ora. E in 17 ore e mezza Carolyn Davidson disegnò il logo che oggi tutti conosciamo: doveva rappresentare un’ala, simbolo della dea greca della vittoria, Nike appunto, e al contempo doveva trasmettere l’idea di movimento.

Così, uno dei loghi più famosi del mondo ha visto la luce.

Se a questo punto state pensando che i 35 dollari siano stati una cifra ridicola per aver inventato un logo che è entrato nella storia, sappiate che a distanza di alcuni anni l’autrice è stata adeguatamente ricompensata dall’azienda: un congruo pacchetto azionario e un anello con diamanti con il logo della Nike! Non male, vero?

 

Coca Cola

Le idee più efficaci nascono sempre per caso. Vale anche per il logo della Coca Cola, la bevanda più famosa in tutto il mondo. Chi non ha mai bevuto una lattina di questa frizzantissima, dolcissima e, ahimè, piena di zuccheri bibita? Si calcolano ben 55 miliardi di Coca Cola bevute al giorno!

Siamo verso la fine del 1800 quando John S. Pemberton ebbe la geniale intuizione di mescolare prodotti diversi fra loro per creare questa incredibile bevanda. Inizialmente venne venduta nelle farmacie come medicinale contro l’emicrania. Solo successivamente si è trasformata nella bibita che oggi conosciamo.

Coca Cola storia del logoIl logo della Coca Cola venne ideato nel lontano 1886 dal contabile dell’azienda, Frank Mason Robinson il quale decise di utilizzare lo Spencerian Script come carattere, uno dei più diffusi all’epoca negli Stati Uniti. Inizialmente la scritta venne realizzata in nero su sfondo bianco, il colore rosso arrivò solo negli anni Sessanta.

In quasi un secolo e mezzo di storia, l’immagine di Coca-Cola ha subito diversi restyling, conservando però immutate le sue caratteristiche principali. I colori utilizzati, il rosso e il bianco, in forte contrasto tra loro, evocano vivacità, energia e semplicità: in altri termini i valori stessi del brand Coca-Cola.

Instagram applicazione

Instagram è il social network per eccellenza per la condivisione di fotografie. Nonostante la naturale evoluzione avuta nel tempo, il suo scopo è rimasto quasi del tutto immutato. Le modifiche più sostanziose sono avvenute principalmente a livello strumentale e di interfaccia, più che di stile e design.

All’inizio il logo di Instagram richiamava il disegno di una polaroid, la famosissima macchina fotografica istantanea, sia nel design che nei colori. Il fondatore, Kevin Systrom, si ispirò infatti alla Holga, macchina fotografica economica entrata in commercio nei tardi anni ’80.

Instagram storia del logoIl tratto del logo era tridimensionale e piuttosto realistico.

A 5 anni dal lancio della famosa applicazione, si è deciso di eseguire un restyling. Si è di fatto assistito a una modifica sostanziale del logo e dei prodotti correlati, perdendo il collegamento diretto alla polaroid a favore di un tratto più moderno e stilizzato.

I colori principali scelti sono il fucsia, il bianco, l’arancio e il giallo. Il contrasto tra il colore del logo e l’interfaccia monocromatica, sottolinea l’importanza che si vuole attribuire al contenuto stesso, ossia alle foto.

 

Starbucks

L’internazionale catena di caffè Starbucks nasce a Seattle nel 1971. I tre fondatori, Jerry Baldwin, Zev Siegl e Gordon Bowker, mossi dalla comune passione per il caffè, decidono di aprire il primo locale.

Oggi Starbucks conta 28.720 punti vendita in 78 paesi.

Il logo si presenta, sin dalla prima versione, con tutti gli elementi che ritroviamo anche nella versione attuale. Protagonista indiscussa è la sirena, posta al centro del marchio.

Inizialmente l’immagine veniva accompagnata dal logotipo “Starbucks Coffee tea Spices” e la scelta del colore marrone come sfondo, voleva essere un richiamo al colore del caffè.

Starbucks storia del logoNel 1987 la società viene venduta e contemporaneamente viene effettuato un completo restyling per rimodellarne l’immagine. Così, il disegno della sirena viene semplificato notevolmente e il colore dello sfondo diventa nero. Il logotipo viene semplificato in “Starbucks Coffee”.

Solo nel 2011 viene creato il logo come lo conosciamo oggi. Quest’ultimo lavoro si basa seguendo il principio “less in more”. Viene infatti rimosso il logotipo “Starbucks Coffee”, lasciando spazio solamente all’immagine della sirena posta su uno sfondo di colore verde.

Ma la creazione del logo è solo il punto di partenza per promuovere la tua attività.

I passi successivi si devono focalizzare sulla comunicazione e sulla creazione di una forte e riconoscibile brand identity. Dal biglietto da visita al sito web, dalla brochure ai canali social… in fonde sei solamente all’inizio, ma questa è un’altra storia!

Le dimensioni contano… sui social media

Gli utenti di Internet crescono di oltre un milione ogni giorno, un numero da capogiro possiamo dire! Questo lo rivela l’ultimo Global Digital Report di We Are Social e Hootsuite del 2019. Per quanto riguarda il mondo social, il numero di chi ne fa uso è salito a quasi 3,5 miliardi con ben 288 milioni di nuovi utenti negli ultimi 12 mesi. Ma non è aumentato solo il numero dei fruitori, è aumentata anche l’età media del pubblico in questione: persone intorno ai 30 anni rappresentano ora la maggior parte degli utenti dei social media del mondo, Facebook, in particolare, riporta sempre un numero più elevato di utenti di età superiore ai 55 anni rispetto agli utenti al di sotto dei 18 anni. Possiamo dire che i social media stanno invecchiando? In realtà possiamo solo dire che seguono la “crescita” di chi li utilizza.

I social network sono quindi essenziali per la brand awarness, ossia per la notorietà del tuo brand. Sono infatti in grado di attirare l’attenzione e di creare interesse del pubblico.
Avere una pagina ben strutturata, chiara e d’impatto è di fondamentale importanza: sarà la tua carta d’identità, dovrà spiegare chi sei e cosa fai!

Il metodo più efficace per catturare l’interesse dei visitatori è attraverso l’utilizzo delle immagini, strumento primario per comunicare il tuo brand, dovranno quindi essere perfette! Non cadere in banali errori: ogni social media possiede le proprio specifiche dimensioni per qualsiasi cosa che decidi di pubblicare. Se vuoi proporre un buon visual devi essere disposto a lavorare nel modo giusto: impara a rispettare le dimensioni delle differenti piattaforme! Ma come fare per tenere a mente e ricordarsi esattamente tutte le diverse grandezze dei contenuti dei social? Nessun problema, ti aiutiamo noi! Facciamo un po’ di chiarezza:

FACEBOOK

Resta uno dei canali social più utilizzati anche all’inizio del 2019 nonostante abbia subito un calo di utenti attivi nel 2018. Il Global Digital Report di We Are Social e Hootsuite infatti, riporta una crescita degli utenti di quasi il 10% rispetto all’anno precedente. Questo significa che bisogna prestare molta attenzione a come ci si espone per non essere ignorati.

Immagine del profilo:
dovrà avere le dimensioni minime di 180 x 180 px, anche se si consiglia un formato più elevato di 360 x 360 px. È il nostro biglietto da visita, un po’ come la foto tessera per la carta d’identità, è difficile averla perfetta vero? Preoccupatevi allo stesso modo anche per quella che verrà visualizzata su Facebook.

Immagine di copertina:
per ottenere una risoluzione ottima l’immagine dovrà essere di 1700 x 620 px.

Foto e link post:
attenzione alle dimensioni dei post, che possono variare! Se si vuole condividere immagini la dimensione migliore è di 1200 x 630 px, nel caso in cui si pubblichi un post linkato, automaticamente si caricherà anche una foto (di appartenenza a quello specifico link). Questa foto può essere mantenuta o cancellata a piacimento; in questo caso le dimensioni ottimali devono essere 1200 x 900 px.

misure facebook

 

INSTAGRAM

Sarà il canale migliore per i brand nel 2019 con una crescita di utenti attivi di oltre il 4% negli ultimi 3 mesi e circa 895 milioni di utenti attivi in tutto il mondo.

Immagine del profilo:
l’avatar è il primo benvenuto che dai ai tuoi followers, fatti trovare sempre al meglio! Puoi utilizzare un formato di massimo 300 x 300 px ma puoi lavorare anche con formati più piccoli, restando sempre con un ratio 1:1 (immagine quadrata).

Post:
per caricare una foto su Instagram hai a disposizione tre formati. Quello più usato è quello quadrato, con dimensioni 1080 x 1080 px, ma si possono utilizzare anche formati  verticali, di 1080 x 1350 px, e formati orizzontali, di 1080 x 566 px.

Storie:
in questo caso la misura delle immagini devono essere di 1080 x 1920 px.

 

TWITTER

Nonostante questa piattaforma abbia subito un calo considerevole di nuove registrazioni, resta un canale molto utilizzato da personaggi pubblici e influenti di tutto il mondo.
Anche su Twitter un’immagine ben fatta può aumentare l’engagement dei tuoi utenti, soprattutto quando è accompagnata dagli hashtag giusti.

Immagine del profilo:
la dimensione massima consigliata è quella di 400 x 400 px e può essere esclusivamente un’immagine statica, cercane una efficace, che sappia rappresentare te stesso o la tua azienda!

Immagine di copertina:
ricorda che questa immagine sarà ridotta in base all’adattamento ai diversi dispositivi: pc, tablet o smartphone. Ti consigliamo comunque uno standard di 1500 x 500 px.

Post:
su questo social, i contenuti grafici risultano al meglio nelle dimensioni di 1024 x 512 px.

 

LINKEDIN

Resta il social professionale più amato al mondo. Registra una crescita delle interazioni con campagne ADV di oltre il 3% solo nell’ultimo trimestre del 2018 che sembra non voler calare.

Cover pagina personale:
la dimensione ideale per la cover è di 1584 x 396 px. Ricorda di non inserire le informazioni importanti, i loghi o qualunque cosa tu non voglia che venga nascosta ai bordi dell’immagine (l’area visibile sarà infatti di 1350 x 220 px!).

Cover Business:
attraverso questo elemento puoi definire il tuo messaggio, l’identità, i valori aziendali e professionali. Le dimensioni ottimali sono di 1536 x 768 px.

Business logo:
il social media più usato per il B2B richiede un formato ottimale di 400 x 400 px, quindi un’immagine con proporzioni 1:1, vale a dire in classico quadrato.

Business post:
questi post dovranno avere una dimensione di 646 x 220 px e bisognerà prestare particolare attenzione a ciò che viene scritto e ai toni che verranno usati: i lettori associano solitamente quello che si scrive all’azienda in questione! 

 

YOUTUBE

Ha concluso il 2018 toccando quota 35 milioni di iscritti e superando Facebook (in Italia) per numero di accessi (dati di Audiweb-Nielsen).
Ogni azienda che vuole aumentare la propria presenza sui social non può permettersi di trascurare questa piattaforma.

Foto profilo canale:
anche in questo caso, l’immagine del profilo di YouTube sarà nel formato 1:1, quindi quadrato. Le dimensioni ottimali risultano essere di 800 x 800 px

Immagine di copertina
:
YouTube gestisce le dimensioni della copertina del vostro canale in base allo strumento con cui si accede: pc, tablet o smartphone ed inoltre viene adattata anche in base alla dimensione del monitor. Per non sbagliare, il formato corretto è quello di 2560 x 1440 px.

Video Thumbnail:

questa immagine definisce la miniatura del vostro video. Fate molto attenzione a questo particolare, dovrete trovarne una che convinca il pubblico a cliccare sul vostro video, aprirlo e guardarlo. L’immagine di miniatura gioca un ruolo fondamentale! Questa dovrebbe avere le dimensioni di minime 1280 x 720 px.

Ora che abbiamo dato – letteralmente – i numeri, non vi resta che iniziare subito a pubblicare con le giuste dimensioni. Anche i social vi ringrazieranno! Ma ricordate bene: non affidarti al caso, affidati a dei professionisti! Contattaci e sapremo aiutarti a far crescere il tuo business online!

Instagram per le aziende: istruzioni per l’uso

Instagram, il social network per la condivisione di foto più famoso al mondo, si sta affermando anche come interessante opportunità per le aziende, spesso determinante per la costruzione e l’affermazione di brand di successo. Questo grazie a una community che conta oltre un miliardo di account e più di 500 milioni di utenti attivi ogni giorno. Una platea enorme che non ha smesso di crescere.

A questi dati, ne aggiungiamo uno ancora più stimolante: secondo l’importante società americana di ricerca Forrester, i post pubblicati su Instagram dai brand più importanti hanno un tasso medio di follower engagement – cioè la capacità di un prodotto o un marchio di creare relazioni solide e durature con i propri utenti – del 4,21%, vale a dire 58 volte maggiore rispetto a Facebook e oltre 120 volte più di Twitter.

Sempre in tema di coinvolgimento del pubblico nei confronti delle proposte delle aziende, un sondaggio effettuato tra gli instagrammer rivela che il 60% delle persone – e quindi potenziali clienti – dichiara di scoprire nuovi prodotti proprio grazie a questo social.

Le aziende che non sono presenti in modo continuo e autorevole su Instagram corrono quindi il rischio di essere ignorate o dimenticate, soprattutto dalle fasce più giovani, i principali utilizzatori del social.

 

Registrazione account instagram

Come funziona Instagram

Come per tutti gli altri social network, creare un account su Instagram è semplice e veloce: si sceglie l’immagine del profilo, si scrive una breve biografia e si è pronti a pubblicare la prima foto.

Se l’immagine postata incontra il gradimento degli utenti, questi possono mostrare il loro apprezzamento premiandola con un cuoricino – l’equivalente del “like” presente su Facebook – commentandola o ripostandola a loro volta. Tutto molto facile. L’operazione più complessa è rendere questo social network in grado di comunicare al meglio l’immagine di un’azienda e funzionale alla sua strategia di marketing.

I contenuti presentati su Instagram possono essere senz’altro di supporto alle campagne promosse dall’azienda su altri media, facendo bene attenzione a veicolarle al pubblico attraverso il particolare linguaggio di Instagram, fatto soprattutto di immagini accompagnate da brevi didascalie.

 

Stories e foto

Foto, ma non solo

È tassativa la scelta di immagini di buona qualità, magari personalizzate con uno dei tanti filtri messi a disposizione da Instagram. A seconda della tipologia del prodotto, il filtro può creare un drammatico contrasto della luminosità o donare una soffusa atmosfera vintage. Una volta selezionato, è sempre consigliabile utilizzare il medesimo filtro per tutte le foto pubblicate, così che l’utente possa riconoscere in modo veloce e univoco i post dell’azienda.

Il prodotto può invece comparire fotografato sotto diverse angolazioni o presentato in contesti differenti, per metterne in piena evidenza caratteristiche e funzionalità.

La didascalia che accompagna l’immagine, per quanto breve, si rivela spesso un elemento decisivo, capace di ampliare la storia dietro l’immagine stessa, contestualizzandola e mettendola in relazione all’attività dell’azienda. Per questa ragione si devo prestare la massima attenzione alla redazione del testo la, utilizzando un linguaggio corretto, semplice e in linea con l’immagine aziendale.

Per fare in modo che a visualizzare un determinato post non siano solo i follower del profilo, ma tutti gli utenti potenzialmente interessati al contenuto, possiamo aggiungere all’interno della didascalia vari hashtag, ovvero parole o concetti legati al soggetto, espressi con l’utilizzo del cancelletto (#), e che possono essere ricercati direttamente tramite la barra di ricerca di Instagram.

 

Instagram aziandale

Stories e concorsi, due modi per raccontare e coinvolgere

Le stories sono contenuti che scompaiono automaticamente dopo 24 ore, capaci di creare un senso di eccitazione nel follower che dovrà precipitarsi a visualizzarle prima che queste vengano eliminate dal Social Network. Sono realizzate con immagini o brevi video, durante i quali è possibile inserire in modo creativo GIF, adesivi particolari, hashtag, tag, luoghi, dando anche la possibilità di porre domande in diretta ai propri follower.

L’azienda può, per esempio, raccontare ciò che succede all’interno della sua sede in un qualsiasi giorno lavorativo, presentare i suoi dipendenti e mostrare la cura con cui vengono confezionati i prodotti. Lo scopo è quello di coinvolgere gli utenti, facendoli sentire parte integrante di una famiglia, una realtà della quale si conoscono tutti i dettagli.

Organizzare un concorso è da sempre un’ottima modalità per raggiungere obiettivi di digital marketing, lanciare nuovi prodotti o servizi, fare brand awareness o creare una community in target: tra le piattaforme social, Instagram è certamente quella più adatta a coinvolgere utenti e follower grazie all’engagement visivo creato dalla sua semplicità d’uso e facilità di condivisione.

Durante un photo contest si invitano i follower – e non solo – a commentare, condividere una foto o condividere le proprie con uno specifico hashtag. Per tutta la durata del concorso, l’azienda può monitorare le relative statistiche e verificare come influisca sulla movimentazione del profilo.

Post, concorsi e stories sono attività pienamente funzionali alle strategie di inbound marketing, cioè tutte quelle azioni messe in atto per stimolare l’interazione tra azienda e utente, che partecipa, commenta e riposta, diventando parte attiva della promozione del brand, dei suoi prodotti e dei servizi proposti.

 

Instagram Ads

La pubblicità su Instagram

Instagram ha naturalmente sviluppato anche una propria piattaforma pubblicitaria, i cui risultati sono stati impressionanti fin dalle prime settimane dalla sua introduzione: in più di 475 campagne internazionali, la risonanza delle pubblicità tramite i post sponsorizzati è stata di 2,9 volte maggiore dello standard di Nielsen per le pubblicità online.

Le inserzioni a pagamento su Instagram possono utilizzare foto, video ed essere integrate all’interno delle stories. Grazie alla funzione Instagram ADS si possono  facilmente gestire target e obbiettivi, dall’incremento della notorietà del brand all’aumento del traffico verso il sito ufficiale dell’azienda.

Social-mente utili

La chiamano “era dei social” e come non essere d’accordo?
Oggi più che mai i social network sono in grado di creare enormi bacini di utenti ricoprendo, per gli stessi, un ruolo importante nella vita di tutti i giorni. Nati per creare rete tra gli individui, permettendo la condivisione di foto, pensieri, eventi e musica, sono ormai stati scoperti anche dalle aziende che hanno visto una opportunità per incrementare il proprio business.
Molti imprenditori però sbagliano sin da subito l’approccio aziendale con i social network gestendoli, a nome dell’impresa, come se fossero i profili personali.
Affrontare una strategia social media prevede in primo luogo la comprensione di come la propria azienda sia in grado di esprimersi nel linguaggio social, si perché i social hanno un linguaggio specifico! In secondo luogo è importante capire il proprio target e capire su quale social è più presente.

Ecco una breve descrizione dei principali social utilizzati in Italia e anche all’estero.
Abbiamo approfittato per darvi qualche piccolo spunto e qualche consiglio.

Facebook |  www.facebook.com

Facebook è utile quando si ha come obiettivo quello di raggiungere il più ampio numero di persone. Su questa piattaforma, oltre ai giovani, si trova un alto numero di adulti che partecipano attivamente. È bene ricordare che Facebook è il social network più usato in Italia. Le funzioni di questo social network sono ideali per le imprese locali, poiché i clienti cercheranno le pagine aziendali per aggiornamenti, orari, eventi, ecc.
Inoltre è utile a chi ha bisogno di interagire con i clienti e offrire loro assistenza.
È un mezzo efficace per mostrare i prodotti e i servizi, anche con l’uso di immagini e video. Il gioiellino di Mark Zuckemberg offre inoltre la possibilità di pianificare campagne ad hoc con lo scopo di raggiungere il target desiderato in modo efficace.
Nel settore tecnologico e industriale questo social network può diventare un forte strumento di informazione ed è spesso usato come funzione aggiuntiva di customer service.

Twitter | www.twitter.com

Twitter è adatto quando si ha come target sia uomini che donne, in particolare giovani. È frequentato da utenti in cerca di informazioni, quindi se la tua attività si basa sul fornire informazioni, Twitter è la scelta giusta.
Come Facebook, è indicato per mettersi in contatto con i clienti e, anche se è enorme, trova pubblico anche alle piccole aziende.
Creare tweet è facile, si ha un limite di 140 caratteri, quindi si fa presto a scrivere ma, essendo molto frequentato, non bastano un paio di tweet al giorno, altrimenti i “cinguettii” degli altri nascondono i nostri.
Se la tua azienda ha la necessità di comunicare molte informazioni in blocco questo social network non è tra i più adatti. Di fatto, è lo strumento ideale per tutti i media di comunicazione, emittenti televisive, radio che vogliono mantenere alto l’engagement del fruitore.

Google+plus.google.com

Google+ è molto più popolare di quanto si pensi.
Ha molte funzioni, come le cerchie, i +1 e gli hashtag.
Gli utenti più accaniti di Google+ sono, ovviamente, gli stessi di Google e Youtube, per cui è tutto collegato. Una buona gestione dei contenuti su Google+ permette anche un miglioramento nel rank sul motore di ricerca omonimo. Anche con Google+ si è costretti ad essere molto attivi, postando diversi contenuti.
Generalmente è molto sfruttato dalle aziende del settore informatico, per loro quasi un habitat naturale.

LinkedIn | www.linkedin.com

Se sei un’azienda B2B o in un settore in cui è necessario effettuare delle connessioni aziendali o se sei in cerca di lavoro/lavoratori, LinkedIn è il social giusto per te. LinkedIn è il più grande social network per i professionisti. È utile per trovare informazioni specifiche su persone e aziende, competenze e formazione, reti e risorse. Con LinkedIn il target è specifico e mirato.
Una delle caratteristiche più potenti di LinkedIn sono i gruppi, dove gli utenti possono condividere informazioni relative alla loro nicchia.
È un social utile anche a chi vuole mostrarsi esperto di un settore e per stabilire contatti commerciali.
LinkedIn non è per tutti! Una attività e-commerce per esempio difficilmente riuscirebbe a vendere su questo social network.

Instagramwww.instagram.com

Instagram è un’applicazione mobile gratuita e un social network fotografico. Permette di scattare fotografie e di condividerle istantaneamente anche su altri social media. Sin dal suo esordio, nell’ottobre 2010, ha conosciuto un’enorme popolarità e la sua ascesa sembra non volersi fermare. Ad oggi sono oltre 130 milioni gli utenti registrati a livello mondiale. Particolarità di questo social è il vincolo nel formato della foto, il cosiddetto formato “square” (quadrato). Infatti tutte le immagini sono standardizzate nella stessa forma quadrata, anche se oggi esistono plug-in (come Squaready) che permettono di adattare qualsiasi scatto nel formato appropriato.
Instagram rappresenta il social ideale per il settore della moda e del fashion, così anche per le aziende di arredamento e, più in generale, per tutte le aziende di “immagine” che hanno una forte necessità di fare branding attraverso il prodotto.

Pinterestwww.pinterest.com

Pinterest è un social network fondato nel 2010 e dedicato alla condivisione di fotografie, video e immagini. Pinterest permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro generati. Il nome deriva infatti dall’unione delle parole inglesi pin (appendere) e interest (interesse). In un recente sondaggio, Pinterest è il social network che ha avuto la più veloce crescita nel 2014: +97% di nuovi utenti rispetto all’anno precedente.
Pinterest è integrabile con altri social network, come Facebook e Twitter, con Flickr e con i siti web. Basti pensare che integrando i cosiddetti “pin button” all’interno di un sito web o blog è possibile “pinnare” le immagini in esso presenti categorizzandole sotto i propri board di interesse.
Una curiosità: tra gli utenti USA si stima che l’80% degli utenti sia di sesso femminile. In Italia invece le proporzioni sono invertite, con il 78% di utenti di sesso maschile. Per quanto riguarda l’utilizzo in termini di business, così come Instragram, Pinterest si offre alle esigenze di mostrare i prodotti a prescindere da particolari descrizioni tecniche. È l’immagine a parlare.

È bene fin da subito precisare che non esistono leggi universali sulle strategie social media. Ogni azienda ha il compito di “capirsi” e capire quale strumento rende di più associato al proprio business model.

Insomma… i social non sono un gioco!
Tante aziende l’hanno capito! E la tua?

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