Mago, eroe, saggio: che tipo sei?

Il famoso psicologo e filosofo svizzero Carl Jung sosteneva che tutti noi impersoniamo inconsapevolmente degli archetipi che influenzano in modo profondo il nostro comportamento.
Queste figure archetipiche si trovano in più miti e racconti, oltre che dentro di noi.
Gli archetipi vengono solitamente utilizzati quando si deve costruire la filosofia di un’azienda, come guida ed elemento di supporto alla storia e ai valori del brand.

Archetipo: dal greco Archè (originale) + Tipos (modello). Dal dizionario: primo esemplare. modello.

Scegliere un archetipo guida può aiutare il tuo brand a stabilire relazioni di valore con i tuoi clienti e prospect. Poiché con l’utilizzo di essi si entra in contatto con le emozioni (che determinano l’80% delle scelte) e perché in un mercato saturo di prodotti, i tuoi valori fanno la differenza.

Sono, inoltre, una parte molto importante dello storytelling perché in grado di suscitare emozioni e creare connessioni personali tra i personaggi e il proprio pubblico.

Archetypes in Branding li definisce come la rappresentazione di “un modello di idee e modi di pensare coerenti nel tempo, nelle generazioni e nelle culture”. Gli archetipi rimangono coerenti nel corso del tempo perché rappresentano valori, tratti e motivazioni che sono intrinseci nella natura umana.

Quali sono gli archetipi e quali funzioni svolgono?

INNOCENTE

È la parte di noi che crede nella vita, in noi stessi e negli altri, è la fede e la speranza con cui cominciamo una relazione, un viaggio, un lavoro, un progetto. Trasmette e mantiene fede ed ottimismo.

Parole chiave: purezza di cuore, bontà, ottimismo.

Brand innocente: Mulino Bianco, Coca Cola.

ESPLORATORE

Ricerca l’autenticità. Promette nuove esperienze e sfida le persone a provarle. E provandole il consumatore impara di più su se stesso.

Parole chiave: indipendenza, avventura, ambizione, capacità di seguire l’istinto.

Brand esploratore: Levis, Red Bull.

SAGGIO

Comprende la tua vita, il tuo universo e capisce il tuo mondo. I brand saggi sono riflessivi e hanno un atteggiamento indipendente.

Parole chiave: intelligenza, saggezza, conoscenza, sincerità, libertà.

Brand saggio: Audi, IBM.

CREATORE

Costruisce nuove cose. I brand creatori sono anticonformisti. Ciò che li motiva non è rientrare in uno standard, ma il poter esprimere se stessi.

Parole chiave: creatività, arte, immaginazione.

Brand creatore: Lego, Adobe.

EROE

Le sue azioni infondono coraggio. I brand creano innovazione e hanno un forte impatto sul mondo.

Parole chiave: coraggio, forza, capacità, competitività.

Brand eroe: Nike, Adidas, Ferrari.

RIBELLE

Attua cambiamenti rompendo gli schemi.I brand ribelli si divertono a sentirsi un po’ “cattivelli”. Possono non essere ammirati ma sono sicuramente soddisfatti di essere temuti.

Parole chiave: provocazione, anticonformismo, spirito libero.

Brand ribelle: Harley, Diesel.

MAGO

Ha il dono di trasformare magicamente i sogni in realtà. I brand maghi trasformano il mondo e creano delizia attraverso la loro immaginazione e arguzia.

Parole chiave: dinamicità, visione, genialità, innovazione.

Brand mago: Apple, Disney.

UOMO COMUNE

Ti fa sentire bene, è rassicurante. Sono brand concreti, che desiderano semplicemente essere in contatto con gli altri. Sono amichevoli e possono esserti utili.

Parole chiave: realismo, empatia, solidità, amicizia, condivisione.

Brand uomo comune: Ikea, Volkswagen.

AMANTE

Dona amore, annienta la noia. I brand amanti sono romantici, lussuosi e di alta qualità.

Parole chiave: passione, sensualità, gratitudine, dedizione.

Brand amante: Tiffany, Dior, Victoria’s Secret.

BURLONE

Ti fa divertire. I brand burloni esprimono spontaneità, sanno andare oltre il mondo consueto di fare le cose.

Parole chiave: giocoso, scherzoso, divertente, originale, impulsivo.

Brand burlone: Fanta, M&M, Heineken.

ANGELO CUSTODE

Si preoccupa degli altri. Sono rispettati e godono di grande fiducia, sono icone della casa, della sicurezza e della continuità.

Parole chiave: altruismo, compassione, generosità, protezione, empatia.

Brand angelo custode: Save the children, Johnson& Johnson, Dave.

SOVRANO

Ha il controllo della situazione. I brand sovrani fanno parte dell’establishment, dettano le regole che poi gli altri seguono.

Parole chiave: capo, leadership, aristocratico, autorevolezza.

Brand sovrano: Mercedes, Rolex.

 

Riconoscersi in uni di questi archetipi significa prendere contatto con il proprio io ed identificare i propri punti di forza che val la pena comunicare.

Il sogno dei tuoi cliente è una vita migliore e più felice. Non muovere prodotti, arricchisci le loro vite. Steve Jobs.

La domanda che chiude l’articolo è questa: quale archetipo incarna il tuo brand?

Quando hai scelto l’archetipo, la tua azienda:

  • esprime più personalità e umanità,
  • si distingue dai competitors, per suscitare emozioni,
  • ha una base su cui orientare la propria comunicazione (tone of voice, copywriting, ecc…).

Se sei interessato, contattaci per sapere di più sull’analisi dei valori e dell’archetipo!

Storytelling: un’arte antica a servizio del marketing moderno

Sono i brand a creare storie o sono le storie a creare i brand?
Difficile rispondere, ci si trova davanti al classico dilemma dell’uovo e della gallina.
Parliamo di storytelling, provando ad affrontare l’argomento con un approccio “soft” ma che sia in grado di focalizzare il nocciolo della questione.
Intanto è bene precisare che l’arte dello storytelling è molto antica e viene adottata in diversi ambiti differenti dal branding, per esempio nello studio di antiche culture, nella creazione di filmati e nella scrittura narrativa.
Nonostante questo, mai come oggi il tema è “caldo” e attuale.

I motivi principali possono essere riscontrati nel passaparola, condivisione sociale, percezione del brand e più in generale nell’essenza stessa del marketing.
Fare storytelling significa molto più di raccontare attraverso il marketing storie delle imprese e delle aziende.
L’arte dello storytelling sta diventando uno dei pilastri essenziali del marketing moderno, Evian l’ha capito e ha creato una serie di simpatiche campagne.

 

Fiducia

Le persone che ascoltano la storia hanno fiducia nel narratore? Hanno fiducia in te? Conoscono il tuo brand? Questo aspetto è fondamentale per garantire la buona riuscita della tua azione di storytelling.

Emozioni

Le storie hanno bisogno di uno sviluppo che tocchi le emozioni. Grandi narrazioni si basano su grandi emozioni, e tu non puoi farne a meno: usa conflitti, soluzioni, tensioni, misteri e rivelazioni.

Relazione

Il pubblico deve identificarsi nel racconto. Questo passaggio ti permetterà di creare un rapporto speciale: identificarsi con il personaggio di una storia vuol dire lasciarsi trasportare nella narrazione.

Semplicità

Una storia semplice è una storia forte. Togli tutto ciò che non serve alla narrazione: taglia eventi meno importanti , unisci due personaggi minori in uno, riduci al minimo menzioni ad altri luoghi.

Personale

Il destinatario vuole dare un significato personale alla storia. Tu puoi indicare la struttura, puoi suggerire dei riferimenti, ma devi lasciare spazio alle persone di applicare una propria morale della favola.

Profondità

A volte il pubblico si immerge completamente in una storia, vive le esperienze raccontate in prima persona e diventa il personaggio principale.

Non si diventa storyteller dall’oggi al domani.

Come si può creare un contenuto che non sia noioso?

La narrazione deve riporre una forte attenzione su ciò che le persone vogliono sentire e condividere.
Non bisogna trasmettere un messaggio nel metodo tradizionale.
Ciò che è necessario è rendere parte i destinatari della storia come se essi stessi fossero i protagonisti, dare la possibilità di condividere, vivere e a volte modificare la storia stessa fino all’episodio successivo.

Fare storytelling significa creare un ampio sistema di narrazioni che possano intersecarsi tra loro senza escludersi a vicenda, è a quel punto che il brand può sfruttare le storie per veicolare i propri valori.

Prima di creare una storia quindi bisogna indagare sul proprio target facendo delle domande: cosa pensa e cosa prova; cosa conta davvero per il tuo lettore e quali sono le sue aspirazioni; chi sono i suoi amici e cosa dicono, chi sono gli influencer, ecc.

È facile rendersi conto che passare dalla teoria alla pratica è molto difficile ed è impensabile poter rispondere a ogni domanda. Bisogna però convogliare il massimo sforzo nella comprensione dei propri clienti, raggiungere questo obbiettivo semplifica di molto il resto del lavoro.

Quali sono i corretti ingredienti di uno Storytelling efficace?

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